CHIFFON CAKE: Dolce buonissimo e bellissimo! Condiviso nell’Assemblea del GAS del 2 dicembre 2016
ingredienti:
farina tipo 00 290 gr
acqua 200 ml
la scorza di un limone
sale 2 gr
zucchero extrafine 300 gr
olio di semi 120 ml
lievito chimico in polvere per dolci 1 bustina
zucchero a velo q,b
sei uova grandissime (valutare non tanto le uova ma calcolare 400 gr di totale fra albume e tuorlo)
vaniglia una bacca
cremor tartaro 8 gr
Setaccia la farina in una ciotola insieme al lievito poi aggiungi lo zucchero extrafine e il sale. In un’altra ciotola versa i tuorli e tieni da parte gli albumi. Aggiungi ai tuorli l’acqua a temperatura ambiente e l’olio di semi. Grattugia la scorza di un limone e aggiungi la stecca di vaniglia all’impasto di tuorli. Sbatti il composto con la frusta fino a ottenere una crema omogenea quindi incorporalo con gli ingredienti secchi (farina, zucchero, lievito). Mescola accuratamente con la frusta fino a ottenere una crema. Lascia da parte l’impasto e monta gli albumi. Versali nella ciotola di una planetaria. Aziona la frusta e monta gli albumi. Quando saranno bianchi e morbidi versa il cremor tartaro e continua con le fruste per qualche minuto. Ad albumi sodi trasferiscili nel composto con le uova mescolando molto piano con una spatola dall’alto verso il basso. A impasto pronto versa nello stampo per chiffon cake. Non deve essere imburrato. Distribuisci uniformemente. Inforna in uso statico preriscaldato a 160 gradi per 50 minuti. Per forno ventilato inforna a 150 gradi per 40/45 minuti. Posiziona il dolce nella parte bassa del forno. Capovolgi lo stampo e poggialo sugli appositi piedini per far prendere aria, raffreddarlo e farlo staccare da solo. A chiffon cake completamente fredda stacca la parte superiore dello stampo. Aiutati con un coltellino sottile e spolverizza con zucchero a velo.
suggerimenti: lo stampo per chiffon cake e angel cake si trova in quasi tutti i casalinghi in due versioni. Io ho quella con altezza 15 (piedini compresi) e diametro 26 cm. L’ho comprato nel negozio di casalinghi di piazza Santo Stefano a Bologna. In altri posti occorre ordinarlo. il cremor tartaro un tempo si trovava anche in erboristeria. Io ora lo trovo da naturasì (polvere lievitante per dolci biologica della baule volante). Al momento dell’unione del composto bisogna muovere verso l’alto con delicatezza senza mescolare e senza sbattere la spatola nel bordo. Deve rimanere molto “arioso”. Prima di sfornare per capire bene la cottura controllo sempre con lo stuzzicadenti.
Floriana