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Maggio 2013

GRUPPO GAStronomico APRILE- MAGGIO 2013

Care amiche e cari amici, ancora le nostre verdure si fanno aspettare….prima ha fatto freddo, poi è piovuto
molto, e la pioggia ha rovinato le semine…ma ci abbiamo riprovato, e speriamo che questa sia la volta
buona!

Intanto è iniziata la primavera, anche se a singhiozzo, e al supermercato verdure e frutta biologiche hanno
già fatto la loro comparsa, anche se limitata a poche varietà.

Ad ogni modo, se vogliamo ricapitolare insieme la stagionalità, insieme al perdurare di arance, finocchi e
cavoli, abbiamo visto la comparsa di carciofi, asparagi, fave, insalate varie, erbette, fragole.. tutti prodotti
salutari e depurativi, in armonia con la stagione…certo che la natura, se la lasciassimo fare, pensa proprio a
tutto…

Gli asparagi

Dato il loro alto contenuto di potassio, gli asparagi rappresentano un alimento molto utile al cuore e ai
muscoli in generale; degno di considerazione il loro effetto diuretico a causa del rapporto potassio/azoto
molto elevato e dell’asparagina, che oltretutto è responsabile del forte odore penetrante. Gli asparagi sono
inoltre ipocalorici e apportano una quantità equilibrata di vitamine e sali minerali all’organismo che sono
pressochè indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cuore.
Come quasi tutte le piante esistenti in natura, gli asparagi hanno proprietà curative; infatti vengono
consigliati per la cura di patologie reumatiche e problemi urinari.

Le fragole

aiutano il metabolismo: sono preziose per la tua bellezza perché sono fatte al 90% di acqua; per questo
idratano le cellule dell’organismo senza appesantirlo con troppe calorie, Le fragole sono anche ricche di
enzimi capaci di attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno fatica. Le fragole
sono anche ricche di fibre che aumentano il senso di sazietà, regolarizzano l’intestino e fanno assorbire
meno grassi e meno zuccheri.

Il contenuto di vitamina C delle fragole ( cinque fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella
di un’arancia) favorisce l’assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi e per i muscoli, e la
produzione di collagene, una proteina che previene le rughe e rafforza i capillari riducendo ritenzione idrica
e cellulite.
Questa azione antiritenzione viene potenziata dal potassio, un minerale di cui sono ricche.

Questi frutti contengono xilitolo, una sostanza dolce che previene la formazione della placca dentale e
uccide i germi responsabili dell’alitosi. Sono antiossidanti e mantengono giovani .

Alcune ricerche hanno dimostrato che, grazie al loro contenuto di acido folico, sono utili per il
mantenimento della memoria.

Le fave,

un po’ di storia….affascinante! :
Si ritiene che le fave siano uno dei primi legumi di cui l’uomo si sia cibato, addirittura più di 3.000 anni fa; in
America vennero introdotte dopo la scoperta di Cristoforo Colombo.
Resti di fave sono stati scoperti in tombe egiziane risalenti al 2.400 a.C. .
Nell’antica Grecia le fave venivano impiegate nelle votazioni politiche; la fava bianca stava ad indicare il
consenso positivo, mentre le nere quello negativo.
Nella Roma antica le fave riscossero un particolare successo tanto che una delle famiglie più importanti
dell’epoca, i Fabi, pare avesse preso il proprio nome appunto dalla fava.
I baccelli di fava contengono normalmente sei semi; secondo una tradizione del nostro paese trovare un
baccello contenente sette semi equivale ad andare incontro ad una grande fortuna.

Le fave sono tra tutti i legumi il meno calorico ma comunque con un alto potere nutritivo; sono
particolarmente indicate per contrastare l’anemia.
Nelle fave fresche è presente un aminoacido che pare abbia la proprietà di alzare la concentrazione di
dopamina nel cervello; questa sostanza è presente in alcuni farmaci utilizzati per la cura del morbo di
Parkinson. Alcuni pazienti sostengono che i benefici effetti delle fave sul Parkinson durerebbero di più
rispetto a quelli dei farmaci.

La presenza abbondante di fibre alimentari favorisce l’attività dell’intestino contribuendo all’eliminazione
di tossine e scorie; la vitamina C invece, oltre che a proteggere l’organismo dalle malattie permette anche
l’assorbimento del ferro contenuto nelle fave stesse.
Le fave più giovani sono quelle che meglio si prestano ad essere consumate crude mentre, al contrario,
quelle più mature vanno consumate cotte.
Quando si consumano fresche, per aumentarne la digeribilità, si consiglia di privare le fave della pellicina
che le ricopre.
Se si acquistano secche con ancora la pelle che le ricopre, necessitano di essere lasciate in ammollo per un
giorno, mentre, senza buccia, il periodo di ammollo si riduce ad otto ore.

Attenzione al favismo! esistono persone che a causa di una patologia ereditaria non sono in possesso di
un enzima indispensabile per neutralizzare gli effetti nocivi di alcune sostanze presenti nelle fave. Questa
patologia prende il nome di favismo e, a seconda della sua gravità, può causare gravissimi problemi anche
solo in presenza di fave.
Generalmente il favismo si diagnostica già in tenera età, ma questo non esclude che esso possa insorgere
anche in età avanzata; l’enzima la cui carenza provoca il favismo è denominato G6PD e la sua mancanza
provoca lo stress ossidativo dei globuli rossi.

In cucina….

Provate a condire la pasta o il riso(meglio integrali) con fave, asparagi e carciofi insieme…meravigliosi!

 

Semifreddo alle fragole:

½ kg. Fragole frullate

200 gr. meringhe sbriciolate

¼ panna montata

mescolare tutto e mettere in freezer

decorare con panna

facile e buonissimo!

A presto

Valeria

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